Questo sito utilizza i cookies. Utilizzando il nostro sito web l'utente dichiara di accettare e acconsentire all’ utilizzo dei cookies in conformità con i termini di uso dei cookies espressi in questo documento.


1

 

2

 

3

 

4

 

5

 

pulsanti laterali

grazie

 

sito

L'area contrattuale

Il 10° Congresso Nazionale, tenuto nel giugno 1989, rimarca il notevole cambiamento ormai visibile nel sistema bancario, sia dal punto di vista normativo che strutturale.

Le banche pubbliche, e quindi le Casse di Risparmio, sono avviate a spogliarsi della veste pubblica per acquisire la tipologia di S.p.A. e ciò naturalmente pone di fronte al Sindacato una serie di problematiche assolutamente nuove.

È tempo di riscoprire nuove professionalità per il bancario che, anche per l'avvento massiccio della tecnologia, perde la caratterizzazione tradizionale di conoscitore profondo delle tecniche ragionieristiche, per acquistare quella più moderna di fornitore di consulenza ad una clientela sempre più esigente. Oltre tutto sono questi gli anni in cui le banche devono reggere l'urto della concorrenza dei "Fondi Comuni" e degli stessi BOT e CCT, e pertanto la professionalità del bancario diventa determinante anche da questo punto di vista. Le modifiche strutturali delle Casse impegnano la FALCRI anche sul versante della democrazia economica. Infatti, riprendendo le tesi sostenute in un convegno sul "Ruolo dei lavoratori nel riordino delle Banche Pubbliche", il Congresso Nazionale FALCRI richiede che nel nuovo assetto che l'impresa bancaria va assumendo, possano trovare spazi adeguati negli organismi di indirizzo anche rappresentanze dei lavoratori.
Gli anni '90 si aprono con una grande lotta dei bancari per la salvaguardia della cosiddetta "area contrattuale" di fronte ad un tentativo della controparte di collocare al di fuori del settore del credito intere aree e servizi, affidandole a società, magari appositamente costituite. L'area più a rischio è quella dei CED che molte aziende vogliono scorporare. In occasione del rinnovo contrattuale il fronte sindacale compatto richiede precise garanzie sull'applicazione del contratto del credito ai lavoratori addetti nei servizi che si appaltano. Dopo vari giorni di sciopero, grazie anche alla intelligente mediazione del Ministro del Lavoro Donat Cattin, il Sindacato definì un accordo fortemente innovativo che delinea il perimetro contrattuale entro cui le aziende devono muoversi.

Oltre al Contratto Nazionale vengono previsti dei Contratti Complementari che consentono un utilizzo più flessibile della forza lavoro, per contrastare la concorrenza di aziende non bancarie che applicano contratti di lavoro di altri settori. Nello stesso rinnovo contrattuale il Ministro del Lavoro impose l'allungamento dell'orario di sportello in un giorno della settimana (il c.d. Shopping day) che, alla luce dell'effettivo utilizzo fattone dalle aziende, rimase pressoché uno slogan pubblicitario.