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La costituzione dell'intersindacale

La possibilità di ricostituire il rapporto unitario a 5 fu discussa nel 36° Consiglio Nazionale tenuto a Montecatini nel gennaio 1986, in cui tra l'altro il Segretario Responsabile Guido Gianese rassegnò le dimissioni in quanto era cessato dal servizio al termine del 1985.

Al suo posto fu eletto Francesco Esposito della Carical che iniziò, conformemente al mandato del Consiglio Nazionale, una serie di contatti informali con le altre sigle, volti a costruire un rapporto unitario di tipo intersindacale, nascente cioè dalla verificata convergenza sui singoli problemi che man mano si affrontano, e non più di tipo politico, come lo era stato quello ormai tramontato della FLB. Nel contempo, però. la FALCRI preparava una sua piattaforma rivendicativa che, dopo averla sottoposta alle assemblee dei lavoratori, trasmetteva alla controparte ACRI. In questa si evidenziava il ruolo centrale della "contrattazione decentrata". Poiché anche le altre OO.SS. avevano presentato la propria proposta contrattuale, si inizia un percorso parallelo fra FALCRI e le altre 4 sigle che, dopo il Congresso di Isola Capo Rizzuto (CZ) del giugno 1986, porterà alla gestione unitaria del rinnovo contrattuale, anche perché le due proposte di rinnovo erano "assimilabili e convergenti".
L'esito del rinnovo è giudicato altamente positivo dalle assemblee dei lavoratori, con votazione espressa a scrutinio segreto. Nel documento finale del 38° Consiglio Nazionale tenuto a Senigallia nel marzo 1987 è detto che l'Accordo contrattuale del 15/12/86 "...costituisce una significativa inversione di tendenza rispetto alle oggettive penalizzazioni che si erano dovute registrare negli anni passati". Altro aspetto importante è il ruolo di traino svolto dall'ACRI nella definizione dell'Accordo, dovuto agli stimoli continui e pressanti della FALCRI che, a sua volta si è ampiamente legittimata non solo all'interno dello schieramento sindacale, ma anche sugli organi di informazione. Il Contratto di lavoro appena rinnovato introduce nel settore del credito la legge istitutiva della categoria "Quadri" la cui applicazione era rinviata appunto ai Contratti di lavoro. Due mesi prima, precisamente il 21 gennaio 1987, la FALCRI e le altre quattro OO.SS. avevano sottoscritto in ACRI l'Accordo per la ristrutturazione del trattamento economico del personale direttivo già stipulato dal Sindircasse nell'ottobre 1986.

Tale Accordo era stato fortemente contrastato e contestato dalla FALCRI in quanto il passaggio nella categoria Funzionari comportava in pratica l'azzeramento dell'anzianità precedente-mente maturata. È l'inizio della politica di schiacciamento economico, attraverso questo Accordo, e professionale mediante le modifiche apportate nel Contratto di lavoro 1987 e nel successivo del 1990, che le banche stanno tuttora portando avanti con l'intento di far coincidere le figure di funzionario e di quadro.