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Le donne della Falcri

Il Coordinamento Nazionale FalcriDonna, articolato a livello nazionale e territoriale, prosegue il percorso intrapreso nel passato dalla FALCRI in tema di politiche di pari opportunità ed armonizzazione dei tempi di vita e del lavoro per l’attuazione dei principi di mainstreaming (portare il punto di vista delle donne nell’insieme delle azioni e delle politiche) e empowerment (conoscere il potere e le responsabilità delle donne a tutti i livelli).

In una società, quale quella attuale, interessata da una rapida e continua globalizzazione con una progressiva perdita di identità locale e nazionale, si va ad innestare un nuovo elemento di possibile destabilizzazione economica: l’’introduzione della legge di regolamentazione del mercato del lavoro che spinge ad una maggiore flessibilità con una inevitabile precarizzazione del lavoro stesso. Elemento che, anche se al momento in misura ridotta, andrà ad impattare anche nel nostro settore, quello creditizio, che ormai da anni vive continue trasformazioni con fusioni, aggregazioni, scissioni, conferimenti di rami d’azienda e delocalizzazioni di lavorazioni verso Paesi più competitivi dal punto di vista del costo del lavoro.

E’, perciò, sempre più forte la necessità della presenza consapevole ed attiva del Sindacato e di un suo rafforzamento.

Il Sindacato pone e deve sempre di più porre maggiore attenzione non solo alle problematiche contrattuali, economiche e previdenziali ma anche, e forse, soprattutto a quelle sociali perché conquiste faticosamente acquisite nel corso degli ultimi decenni non vengano ridotte o addirittura cancellate in favore di una maggiore uniformazione, spesso in peius, alle normative degli altri Paesi.

La società italiana si è ormai evoluta. Donne ed uomini sono impegnati nella gestione della famiglia, dei figli e del lavoro con una nuova consapevolezza: la condivisione del lavoro e dei ruoli familiari. La donna, però, continua ad essere l’anello debole della nostra società ed a scontare, in gran parte, per questioni di mentalità, economiche, organizzative il suo doppio ruolo, a svolgere comunque un lavoro in ambito familiare che risulta “invisibile” e non remunerato.

La discriminazione nei confronti delle donne continua ad esistere in termini di accesso al mondo del lavoro, formazione, carriera, incarichi, accesso a posti di responsabilità, presenza nelle istituzioni politiche e sociali. Poche sono ancora le donne che riescono a sfondare il “soffitto di cristallo”.

Le donne che fanno parte del top management nei settori produttivi della nostra economia, e non solo, rappresentano ancora, purtroppo, rare eccezioni.

La legislazione più attenta alle esigenze della donna e dell’uomo intesi come esseri umani, che si è fatta strada nel corso degli anni fino ad arrivare alla legge 53 del 2000 e al testo unico del 2001 sulla tutela della maternità, paternità e del lavoro di cura, ha consegnato alle lavoratrici ed ai lavoratori uno strumento per riappropriarsi e riscoprire, con la necessaria serenità, la meravigliosa esperienza di essere madri e padri o di poter stare accanto alle persone care quando queste hanno bisogno di aiuto senza l’assillo di non poterlo fare perché non adeguatamente garantiti sul loro posto di lavoro.

Una maggiore sensibilità da parte aziendale ai problemi delle lavoratrici e dei lavoratori da portare avanti in sintonia con la legislazione esistente anche con l’utilizzo di strumenti e fondi previsti per favorire la conciliazione dei tempi di vita e del lavoro, spesso inutilizzati, s’inserisce in una corretta interpretazione della RSI, nel miglioramento del clima aziendale e delle condizioni di lavoro, con un innegabile incremento di produttività.

Il Coordinamento Nazionale FalcriDonna è impegnato, sia a livello nazionale che territoriale, a portare avanti una campagna di sensibilizzazione per la corretta applicazione degli strumenti legislativi e contrattuali a favore della conciliazione dei tempi di vita e lavoro, per la progressiva eliminazione delle discriminazioni di genere, per la valorizzazione del lavoro e delle professionalità femminili nel settore del credito, per il bilanciamento della presenza di donne e di uomini in modo da esaltare le specificità dei due generi a livello lavorativo e manageriale.

La presenza, inoltre, della FALCRI nel Comitato delle Donne di UNI Finanza con la rappresentanza di FalcriDonna consente un continuo e proficuo interscambio di informazioni sulle realtà nazionali ed internazionali del nostro settore e una migliore conoscenza delle problematiche legate alle pari opportunità, alla legislazione vigente, alla contrattualistica dei Paesi dell’Unione Europea, ampliando il confronto a livello internazionale.

Corsi di formazione, convegni, seminari informativi, progetti, campagne di sensibilizzazione (congedi parentali, agevolazioni disabili, mobbing, prevenzione e salute, ecc.), pubblicazioni, sono le principali iniziative che vedono impegnato il Coordinamento Nazionale FalcriDonna, ma, soprattutto, attenzione alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori che necessitano di informazioni e chiarimenti.

Coordinamento Nazionale FalcriDonna

Bianca Desideri