Dalla Falcri Banca di Roma - Roma
La fondazione della Falcri, avvenuta presso la Cariplo di Milano nell'anno 1952 fu un fatto inedito e significativo che portò la Federazione, nata con peculiare vocazione al mondo specifico delle Casse di Risparmio, ad estendere progressivamente la sua presenza sul territorio nazionale presso queste realtà.
L'affermarsi, anche significativo della Falcri fu dovuto probabilmente al carattere di originalità della nuova Organizzazione nonchè a rigetto, da parte dei lavorari della marcata ideologizzazione degli altri sindacati. Nella cassa di Risparmio di Roma,istituzione di storica di importanza della Capitale, la Falcri si costituì nel 1964 ad iniziativa di un gruppo di colleghi che operava prevalentemente negli Uffici Centrali.
L'aggregazione fu spontanea e vivacissima con l'intento comune di sviluppare una politica sindacale e pragmatica che sostenesse le leggittime istanze del personale della Cassa.
Questo Istituto, infatti, pur fiorente, si trovava in una situazione di espansione e consolidamento ma con una gestione del personale ancorata ad una visione arcaica se non addirittura paternalistica. Va notato, almento per fedeltà storica, che il Consiglio di amministrazione annoverava prevalentemente elementi della aristocrazia romana. Occorre altresì sottolineare che negli anni precedenti la Legge 300/70, la realtà lavorativa restava ancorata a visioni realmente retrograde che consideravano il sindacato quale elemento sovvertitore dell'ordine aziendale. Fu così che taluni nostri colleghi dovettero coraggiosamente sopportare anche pesanti ritorsioni di carattere personale. Questo atteggiamento negativo nei confronti del sindacato era all'epoca generalmente diffuso ed anche per il riconoscimento di diritti elementari occorreva misurarsi duramente con i responsabili aziendali. Pochissime donne dipendevano dall'Istituto il godimento delle ferie, il pagamento dello straordinario effettuato ed il rispetto dell'orario di lavoro, così come tanti altri diritti, erano oggetto di contestazioni continue. Tuttavia, l'intransigente atteggiamento aziendale, in mancanza di tutele effettive per i lavoratori, anche se rendeva difficile l'esercizio delle attività sindacali, produceva d'altro canto uno scontento permanente nei dipendenti che lentamente maturarono una coscienza sindacale e l'esigenza di stringersi intorno ad una entità sindacale sufficientemente determinata e responsabile e autorevole, le istanze e le lotte dei lavoratori per il riconoscimento dei loro eggittimi diritti.
La crescente solidarietà riuscì così a rafforzare la nuova Associazione Falcri conferendole il giusto posizionamento fra le Organizzazioni sindacali già, presenti in Azienda e contribuendo progressivamente alla sua affermazione. Malgrado talune Organizzazioni Confederali fossero tradizionalmente radicate in Cassa di Risparmio di Roma, la Falcri all'atto dell'elezione della Commissione Interna, ebbe un elevatissimo consenso di voti ben oltre la realtà numerica che effettivamente rappresentava con i propri iscritti.
Iniziò così il progressivo consolifdamento della Falcri in cassa di Risparmio di Roma ove, storicamente, era preminente la presenza in Commissione Interna da parte della Fisac ( allora Fidac).
Misurandosi sulle proposte concrete, sulla elaborazione di strategie rivendicative mirate e con una impostazione che superava tentazioni demagogiche legate a precisi carri politici, l'Associazione Falcri di Roma si guadagnò sul campo la stima dei lavoratori. La possibilità di incidere a livello aziendale nella definizione della struttura dei Contratti Integrativi consentì alla Falcri di costituirsi reale e fedele interprete delle istanze autentiche dei colleghi, che ne apprezzavano vieppiù le impostazioni concrete e trasparenti, sempre svincolate da personalismi e da sudditanza a ideologie politiche.
L'esperienza dei dirigenti sindacali Falcri si basava infatti sulla profonda conoscenza delle effettive problematiche aziendali, consentendo di elaborare progetti e proposte che, basati sulla concretezza dell'operare qutidiano, costituivano elementi di oggettiva riflessione anche per la controparte.
Così, l'aumento della rappresentatività conqusistata dalla Falcri si poteva tradurre anche nella capacità di determinare importanti acquisizioni favorevoli per i colleghi. Ma la Falcri ebbe anche il coraggio di operare scelte che all'epoca potevano apparire azzardate o comunque non allineate alla politica sindacale generamnete seguita. Eppure successivamente, tali scelte si sono rivelate vincenti e sono divenute patrimonio comune dell'intero movimento sindacale.
Questo precorrere i tempi è dovuto anche al sano pragmatismo che ha permeato l'azione della Falcri, basata sul vissuto effettivo dei lavoratori e distaccandosi da preconcette visioni di parte o da sterili questioni di principio. L'atteggiamento improntato al buonsenso, alla moderazione, ed alla flessibilità ha sempre portato buoni fruttiin quanto ha evitato di paralizzare il confronto ed ha condotto invece a soluzioni concrete che potevano veramente interessare ai lavoratori. Negli anni 80 occorre ricordare, l'Associazione falcri di Roma espresse anche un Segretario Responsabile Nazionale di particolare valore nella persona di Guido Gianese. Questi, operando nell'Ufficio Legale della Cassa, aveva acquisito grande stima personale e professionale edaveva attirato alla Falcri la simpatia e l'adesione di molti colleghi. Le riconosciute doti personali e l'elevatura morale del compianto amico e collega conferirono quindi prestigio ed autorevolezza alla falcri non solo in Cassa di Risparmio di Roma ma a livello nazionale, ove la Federazione attraversava un travagliato periodo nei rapporti con le altre Organizzazioni Sindacali. Ma la storia dell'Associazione doveva registrare grandi ed imprevisti mutamenti. Infatti la Cassa di Risparmi di roma nel 1989 fu oggetto di una inopinata fusione con il Banco di Santo spirito e, successivamente, nel 1992, con il Banco di Roma.
L'Associazione si trovò così a fronteggiare nuovi e imprevisti aspetti che coinvoligevano anche il modo di fare sindacato. Per la prima volta la Federazione attaverso l'Associazione di Roma, dovette trovare un proprio inserimento nel settore Assicredito. Anche se inizialmente osteggiata da altre Organizzazioni Sindacali, la Falcri fu poi leggittimata legalmente ad operare anche nelle banche ordinarie allargando così la propria sfera d'azione storicamente limitata alle Casse di Risparmio.
Ma afronte di questo successo di rappresentatività e alle connesse possibilità di esptensione per la Federazione, l'Associazione di Roma dovette invece riscontrare la diluizione della propria forza in una mega azienda ove, tra l'altro, coesistevano diverse etnie, derivanti dai tre Istituti di rivenienza. Fu quindi con grande sacrificio che l'Associazione dovette capitolare da una posizione di egemonia sindacale detenuta e consolidata in Cassa di Risparmio di Roma, ad una presenza alla stregua degli altri sindacati all'interno di una realtà più vasta, poliedrica e variegata anche sotto l'aspetto sindacale.
I sommovimenti legati ai nuovi assetti si sono poi tradotti anche in preoccupanti perdite di iscritti dovuti a molteplici e gravi fattori fra i quali si registra la cessione di sportelli e addetti all'Antonveneta e, non ultimo un massiccio ricorso ad esodi anticipati di personale, che hanno sguarnito le file degli aderenti.
La sorte dell'Associazione di roma è stata, pertanto particolarmente sofferta perchè, per particolari motivi politico-finanziari la Cassa di risparmio di Roma si è trovata in pratica a fare da apripista ad ogni nuovo strumento strutturale prefigurato dal Governo o da Bankitalia. Infatti non sono ancora terminati i riflessi delle cennate vicissitudini che hanno segnato l'andamento dell'Azienda degli anni '90 e già è stata ufficialmente annunciata la creazione entro l'anno in corso di una holding che deterrà diverse attività finanziarie ed esternalizzerà altre attività accessorie. L'Associazione di Roma dovrà quindi fronteggiare, suo malgrado, anche gli effetti di questo nuovo assetto. I responsabili dell'Associazione di Roma che da anni lottano per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e per l'affermarsi della politica Falcri anche in una Azienda soggetta a così profonde alterazioni, sono per altro confortati nei loro sforzi dalla stima e dalla autorevolezza riconodsciutagli sia dai colleghi che dall'azienda in misura ben superiore alla consistenza numerica, proprio per il riconoscimento dell'impegno totale e generoso profuso sempre e comunque a favore dei lavoratori.