Accordo Quadro CCNL 11 Luglio 199
Di fronte ad un così radicale cambiamento del quadro tecnico - economico ed istituzionale, anche il sistema contrattuale fu chiamato ad una revisione della propria impostazione.
La Falcri come sindacato Autonomo di categoria, ha dovuto elaborare risposte adeguate e puntuali, anche se difficili e di problematico consenso tra i lavoratori, nella consapevolezza che certi processi di cambiamento esplicano i propri effetti positivi solo nel medio e lungo termine, mentre a breve comportano un'alto costo sociale, pesante da accettare e da gestire.
riflessioni comuni, valutazioni e problematiche e critiche anche durissime furono ampiamente espresse nelle quanto mai numerose riunioni degli organismi federativi.
All'interno della Falcri si era ampiamente dibattuto sulla pesantezza e problematicità insite nei percorsi delineati dal Protocollo del 4 Giugno 1997 prima e dall'Accordo Quadro 28 Febbraio 1998 poi. Fu espressa preoccupazione per i reiterati tentativi dell'ABI di deregolamentare i contratti e di stravolgere le norme di legge. Fu denunciato il desiquilibrio esistente nell'impostazione di entrambi i documenti i rapporto ed agli impegni delle aziende ad affrontare seriamente i problemi strutturali ed organizzativi di un sistema pericolosamente arretrato. Si dibattè con veemenza se era opportuno che la falcri continuasse a seguire il percorso che prevedeva la sottoscrizione di quei documenti insieme agli altri oppure che scegliesse di sottrarsi alla difficile gestione di quelle scelte per avventurarsi su un terreno di rifiuto e di protesta. Alla fine di questo lungo e travagliato dibattito interno, la Falcri scelse di non chiudersi e di non ritirarsi dalla gestione di un difficile percorso, anche se doloroso e problematico per il sindacato e per i lavoratori.
L'accordo Quadro ed il CCNL 11 Luglio 1999 non hanno, dunque, solo sancito l'affermazione di una politica di sacrifici e di rigore per i lavoratori, di revisione complessiva di normative contrattuali in un'ottica di snellimento e di contenimento ma, oltre a confermare i due livelli di contrattazione, ha anche fissato principi importanti di nuove relazioni sindacali specie a livello aziendale. Il ruolo del sindacato in Azienda, da semplice ricettore di informative, ha assunto un ruolo di maggiore coinvolgimento sul terreno delle innovazioni tecnologiche ed organizzative delle flessibilità di orario, degli inquadramenti, del salario variabile, dello sviluppo professionale, delle procedure per le ristrutturazioni in rapporto alle dimensioni ed alla configurazione e tipologia della banca. Il ruolo del sindacato si fa espressione delle specificità aziendali e territoriali. Risulta rafforzata l'idea di centralità dell'impresa alla quale si chiede di adattarsi continuamente alle richieste di una clientela che, a differenza che in passato, è sempre più sofisticata ed esigente e pronta a dirottare su concorrenti più pronti e qualificati. le corrette e puntuali relazioni sindacali a livello aziendale sono in grado di creare le condizioni di un confronto dinamico ed immediato.
Se da una parte viene ridimensionata la funzione rivendicativa, dall'altra si rafforza la dimensione partecipativa del sindacato attraverso l'assunzione di maggiori responsabilità e coinvolgimento rispetto al futuro ed all'andamento dell'Azienda. Il riconoscimento istituzionalizzato del nuovo ruolo che il sindacato è chiamato a svolgere ofrre alla Falcri la possibilità di svolgere nella nuova "Azienda - Gruppo" un importante funzione politica proprio nel campo d'azione a lei più congeniale.